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Vita da Trans

Vita da Trans : testimonianza di Patty

Vita di una transessuale fuori dalla chat

Cari amici l’articolo in questione “ Vita da Trans” esula dall’ambiente chat. Ho voluto raccontare la vita di Patty, la protagonista del precedente articolo TRANSitare in chat, fuori da questo contesto. Mi faceva piacere far emergere un pò la sua storia, il suo percorso, le sue paure e i suoi problemi. Questa intervista è stata fatta con semplicità senza voler urtare la sensibilità dei lettori. E’ un pezzo di vita raccontato da chi interiormente si è sentita sempre donna e ad un certo punto ha deciso di esserlo anche esteriormente.

vita da trans

Euphonica:  Patty forse sarà banale questa mia prima domanda, ma mi sembra naturale fartela. Quando hai percepito che qualcosa in te era diverso.
Patty:  Ho avuto un’infanzia da “bimbo normale” giocavo con i maschi, facevo calcetto. Però verso i 12 anni ho sentito che qualcosa in me stava cambiando. Negli spogliatoi fare la doccia con gli altri mostrando il mio corpo e contemporaneamente vedere quelli nudi dei miei compagni era un incubo. Per non parlare delle battute stupide che i maschi fanno tra loro, tutto ciò mi creava un senso di oppressione e disagio. Con il tempo però il malessere in me cresceva. Con la pubertà vedevo il mio corpo cambiare e non era come lo volevo. I peli aumentavano così come la massa muscolare, la voce cambiava in peggio. Credimi è stato per me un vero e proprio dramma.

E: Quando hai sentito di avere una disforia di genere?
P: All’inizio non riuscivo a dare un nome a questo mio malessere interiore perché troppo piccola. Poi crescendo ho iniziato a fare le mie ricerche su internet e ho capito che la mia era appunto una disforia di genere.
E: Puoi spiegare cosa significa, per chi non lo sa.
P: Senza usare termini complicati praticamente percepivo di esser nel corpo sbagliato. Non mi sentivo uomo ma donna. Il sesso datomi dalla natura non corrispondeva a ciò che io sentivo di essere.
E:  Quando hai acquisito questa consapevolezza cosa hai fatto?
P:  All’inizio nulla. Ho covato in me un grande dolore nella completa solitudine.
E:  Avevi paura della reazione della tua famiglia?
P:  Avevo paura di esser rifiutata e di dare loro un dolore.

intervista a un trans e la sua vita

E: Quando c’è stata la svolta ed è iniziata la tua Vita da Trans?
P:  La mia vita da Trans dici? Avevo 17 anni quando ho capito che non potevo continuare così. Mi ero chiusa in me stessa. Quindi ho preso coraggio e un giorno mentre facevo una passeggiata con mia sorella le ho parlato. Ricordo ancora il suo sguardo incredulo. E’ stata zitta per un bel pò. Mi ha detto dammi del tempo perché ora non ci capisco nulla ed è tornata a casa da sola. In quel momento mi sono sentita morire. Ho pensato che sarà di me? Per qualche giorno a stento ci salutavamo in casa. Poi un pomeriggio mi ha detto usciamo a prenderci un caffè. Ha iniziato a farmi una marea di domande. Alla fine mi ha guardato e mi ha detto se senti di esser donna è giusto che tu assecondi la tua anima.

La confessione di una vita da Trans

E: E ai tuoi genitori quando l’hai detto?
P: La cosa non è stata semplice. Ho deciso di dirlo prima a mamma. Ricordo ancora quel giorno. Alla mia notizia rimase immobile. Mi disse impossibile sei mio figlio, ti ho partorito io. Poi inizia a farmi pure lei cento domande chiedendo se avevo ricevuto abusi, se frequentavo giri strani, se mi drogavo. Insomma voleva trovare a tutti i costi una ragione alla quale aggrapparsi per giustificare questa cosa. Ciò, però, che più mi ha ferito è stato quando mi ha detto “per me sei mio figlio e anche se ti operi e te lo togli sempre maschio sei”. Proprio in quel momento rincasava anche mio padre.

E: Cosa è accaduto?
P: Mio padre entra in casa che sente urla da fuori la porta e chiede spiegazioni. Mia madre in un impeto di rabbia dice a mio padre la sai l’ultima? Tuo figlio dice che si sente donna. In quel momento mio padre ha un mancamento. Abbiamo chiamato l’ambulanza ma fortunatamente si è poi ripreso. Io inizio a piangere, sento una disperazione dentro che mi devasta. I miei sono ammutoliti, dico che voglio loro bene e se anche loro me ne vogliono devono capirmi. Mio padre che fino a quel momento aveva detto poco o nulla mi chiede anche lui se frequentavo giri strani. Io esausta mi chiudo nella mia stanza. Verso mezzanotte i miei mi bussano alla porta e dicono di volermi parlare. Inizia un dialogo pacato ma difficile, fatto di mille spiegazioni.

Trasizione

E: Da quel momento è cambiato qualcosa?
P: Diciamo che da quel giorno è iniziato un lento percorso di accettazione. Tra alti e bassi le cose non sono state per nulla facili. Un percorso difficile il mio perché moralmente i miei non mi hanno supportato. Non hanno posto obbiezioni alla mia transizione, ma contemporaneamente non mi hanno incoraggiato granché. Una volta ho sentito parlare mia mamma con una vicina mentre diceva riferendosi a me “Mio figlio mi ha dato un grande dolore, anche se non mi capacito devo accettarlo”. Pure a scuola le cose non sono state facili. Avevo iniziato ultimo anno di superiori e gli amici e i prof erano consapevoli del cambiamento che avevo intrapreso. Se alcuni mi avevano appoggiato puoi ben immaginare la reazione di altri. Offese, risatine e discriminazioni erano quotidiane. La mattina dovevo indossare una corazza prima di uscire di casa.

E: Puoi spiegarci sommariamente in cosa consiste il percorso di transizione
P: Premetto che ci sono due percorsi da tenere in considerazione. Uno legale ed uno eventualmente fisico. Dal 2015 non e’ più obbligatorio sottoporsi a un intervento chirurgico di “demolizione”, degli organi genitali identificativi con i quali si è nati, per poter cambiare sesso dal punto di vista legale. Esiste, però, tutto un iter da seguire per chi vuole intraprendere questa strada. Posso consigliare di consultare un avvocato competente in materia che sicuramente vi saprà spiegare nel dettaglio. Il primo step e quello di iniziare un percorso psicoterapeutico in cui il medico deve diagnosticare la disforia di genere. Con tale diagnosi e dopo aver fatto degli esami clinici sulle condizioni di salute, si può andare da endocrinologo per iniziare cura ormonale. Poi si va in tribunale per chiedere il cambio nome e sesso sui documenti.

E: La gente secondo te capisce cosa significa vivere una Vita da Trans?
P: Io mi sento una donna e anche se geneticamente non sono nata tale la mia anima, la mia testa e il mio cuore sono femminili. La maggior parte delle persone mi considererà sempre e solo una trans. Il dolore, la sofferenza ma anche la gioia e i traguardi raggiunti solo chi vive una situazione simile può comprenderli veramente.
E: Come ti senti Patty oggi?
P: Oggi mi sento una donna che ha ottenuto un’identità e non solo una fisicità consona al suo essere. Inoltre mi sento anche propositiva e piena di speranze verso il futuro. Sicuramente ho i miei momenti di sconforto, le mie delusioni, i miei pianti e la mia fragilità. Desidero pensare però che il sole a prescindere illuminerà anche la mia vita come fa per quella degli altri.

Un consiglio..

consiglio di un trans

E: Cosa consigli a chi non ha ancora intrapreso il tuo percorso.
P: Non amo dare molti consigli. Io stessa ne ho seguiti pochi. Posso solo dire che la prima cosa è amare se stessi e non scoraggiarsi. Pochi vi aiuteranno in questo cammino. Bisogna rimboccarsi le maniche. Io ho iniziato a lavorare, poi sono andata a vivere da sola e ho affrontato i miei primi interventi chirurgici ed estetici per modellare alcun punti del mio corpo. Durante queste fasi ero praticamente sola, infatti, accanto a me la mia famiglia quasi non c’è stata. Armatevi quindi di forza, affrontate la vita a testa alta e non fermatevi davanti agli ostacoli.

Euphoniche considerazioni…

Vita da Trans è un articolo che non è stato condito con effetti speciali o con paroloni ed eventi che ne ampliassero la portata.

Ognuno di noi instilla nell’anima delle emozioni che generano giorno dopo giorno dei sentimenti unici. Solo quando si è raggiunta una certa consapevolezza i nostri cuori si aprono per mostrarne il contenuto. Patty ha vissuto una miriade di sensazioni nel corso degli anni, da cui sono scaturiti dei sentimenti che ha scelto di mostrarci nella loro essenzialità. Io vi saluto e vi do appuntamento a presto anche con una nuova rubrica che troverete qui su IrcWebNet.com.

 

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