Invece che Chatta Che Ti Rilassa oserei dire che a un certo punto Ti Pressa. Capiamo perché… Per iniziare poniamoci questa domanda: Quando si capisce che un user ha raggiunto una certa popolarità? La risposta la troviamo nel momento in cui in una stanza iniziano a mettergli voice (la cosiddetta crocetta prima del nick) o ad offrirgli un grado per moderare la medesima. A condizione, magari, di non accettarne ulteriori in altri chan (una sorta di esclusiva, monopolio, obbligo, caporalato, chiamatelo come meglio vi aggrada). I gradi vengono dati come contentino, gratifica, premio perché una persona risulta esser un buon intrattenitore. Infatti, mantiene vivo il canale facendo scorrere il rullo della pubblica e se necessario “banna” cioè butta fuori eventuali disturbatori. Più alto è il grado più cresce il prestigio di quell’utente.
La Strategia..
Vorrei sottolineare, anche, che spesso elargire gradi è una strategia, una vera e propria tattica per paura che altri canali ti “rubino” quel chatter o lo distolgano dal tuo. Quindi per arginare questo rischio si sfodera un’artiglieria fatta di “%, @, &” che sono diverse tipologie di grado. Naturalmente a distribuire e ad attribuire questi ultimi è il “Founder” che è colui che ha registrato il chan sul server che vi ospita e che ha “potere” decisionale assoluto sulle regole e sul modus operandi dei suoi subalterni, ossia i Mod (moderatori).
Ma Chatta Che Ti Rilassa si trasforma in Chatta Che Ti Tartassa..
Il ruolo di moderatore inizia a stare un pò stretto quando capisci che ad occuparti della room spesso sei più tu che il founder e quindi inizi a far notare la cosa. Nella migliore delle ipotesi, nel tempo, diventi co-founder della stanza e rimani nella stessa facendo pesare il tuo ruolo. Tuttavia capita, frequentemente, che la convivenza tra founder e co-founder non è sempre idilliaca, finché non scatta quella molla che fa dire ora basta mi apro una stanza mia. La gavetta da moderatore è servita per farti conoscere, fare amicizie e imparare i comandi fondamentali. La popolarità acquisita permette di influenzare altri user e di spostarli in altri canali.
Upgrade..
Così armato di intraprendenza e anche se non si conosce manco la metà dei comandi che servono per la gestione di una room si decide di andar via.
La prima cosa da pensare è il nome del nuovo chan e la seconda è registrarlo. Ecco ora il tuo nome brilla in alto e tutti lo sapranno! Inizia il famoso upgrade da misero utente sei diventato Founder, hai affianco al tuo nick il grado massimo “la tilde” la mitica ondina.
Al mio segnale scatenate l’inferno… (cit. da il Gladiatore)
Conseguentemente a questa tua spudorata mossa, inizia anche la guerra assoluta della precedente stanza in cui stavi prima e che dopo “l’affronto” dell’abbandono implicitamente dichiara guerra contro di te. Una guerra senza esclusione di colpi che non è fatta con armi convenzionali. Infatti, quando decidi di intraprendere questa strada e di diventare autonomo, inevitabilmente il canale in cui prima moderavi e soggiornavi inizia a mandare spie nel tuo nuovo chan. Questo perché vuole monitorare se “rubi” suoi user.
Da chatta che ti rilassa a chatta che ti indigna..
Dopodiché iniziano a far circolare voci e menzogne sul tuo conto allo scopo di denigrarti agli occhi altrui. Una vera e propria campagna diffamatoria. Tutto questo per paura che il tuo canale superi di numero il loro. Lo scopo è scongiurare quindi il pericolo che gli utenti preferiscano la tua room alla sua. Azzarderei il paragone con una campagna elettorale. In quest’ultima si raccolgono voti per vincere e salire al comando. Nelle chat si fa, invece, la raccolta user. Il fine però rimane il medesimo.. cioè sbaragliare tutti gli arti partiti..ops volevo dire chan..Come se non bastasse poi il momento di spensieratezza ed euforia passa velocemente. Infatti, ora sei tu che dirigi tutto e la riuscita e il fallimento del nuovo canale è nelle tue mani.
Tra due fuochi.
Quindi da una parte devi contrastare il sabotaggio che gli altri stanno perpetrando verso di te. Dall’altra parte poi devi cercare di intrattenere gli utenti che entrano nel tuo canale e trovare uno staff che ti dia una mano in ciò. Quale è il fine di tutto questo? Ovvio come fate a non capirlo… è quello di scalare la montagna della chat e posizionare la tua stanza il più in alto possibile rispetto alle altre.
Desidero precisare che, potrà risultare per chi non vive e non conosce le dinamiche di questo mondo, fare tutte queste specifiche sembra una cosa stupida e noiosa. Visto da fuori anche io un pensierino ce lo farei in tal senso. Cerco solo di esser esaustiva, per quanto mi è possibile. Questo lo faccio con lo scopo di darvi un quadro completo, per meglio farvi comprendere nella sua totalità questo pezzo di vita che esiste e non è fantasia. Pensate che, spesso, a fare queste cose non sono ragazzini ma individui “di una certa età” molti dei quali hanno superato non solo i 30anni, ma anche i 40, 50 e 60 anni e credetemi ho conosciuto anche gente di 70 anni. Parlare di persone “adulte” dal punto di vista anagrafico non è spesso sinonimo di maturità intellettuale e celebrale.
Chatta che non ti rilassa
La chat nata come luogo di interazione diventa un campo di battaglia dove l’inverosimile e l’impensabile diventa reale in questo contesto. I problemi del quotidiano sembrano andare in standby, perché la chat stessa diventa un luogo dove ne sorgono di nuovi. Quindi devi cercare una soluzione affinché questo angolo di vita parallela che ti sei creato, magari a differenza della tua vita reale, abbia un senso e funzioni come tu desideri. Una vera e propria comfort zone dove tu regni sovrano.
Concludendo..
Alla luce di tutte queste dinamiche e alla operosità richiesta per creare questi microcosmi virtuali, che assorbono ore del quotidiano, io da Chatta Che Ti Rilassa la modificherei in Ti Stressa!
Ora credo sia giunto il momento di fare una pausa caffè e poi proseguiamo inoltrandoci tra i meandri dei vari protagonisti. Non esagerate con la caffeina che già la chat vi mantiene belli adrenalinici.
Per chi si è collegato solo ora QUIci sono gli articoli precedenti della rubrica.
